Arti visive e performative
Da spettatore a partecipante
Un racconto duplice, da una parte la voce del narratore e dall’altra le chat tra gli altri due protagonisti
Col polpastrello del dito medio premevo e picchiettavo sul suo clitoride. Indice e anulare, uniti tra loro entravano e uscivano dalla sua fica. Con il pollice le massaggiavo i bordi dell’ano.
“Ti sei rilassata in questa vacanza, allora?” mi chiese mio marito mentre tornavamo a casa.
Non vedevo l’ora di avere l’ennesima sessione di massaggi con Tommaso. Ero troppo curiosa di sapere come era andata con mio marito. Avevo passato tutta la sera precedente nel cercare di cogliere in lui qualche indizio del fatto che avesse fatto qualcosa che lo avesse un po’ turbato, non necessariamente in senso negativo, anzi.
La vacanza stava diventando più rilassante di quel che avessi mai sperato. Non tanto per il riposo, per il buon mangiare, per i trattamenti estetici o per il tempo trascorso in sauna o in piscina. Il motivo era il sesso.