I’m dreaming of a black Christmas…
Un pacco regalo particolarmente gradito…
“Sai cosa mi piacerebbe farti?” mi sussurrò all’orecchio con voce roca. “Mi piacerebbe prendere un bel cazzo finto di gomma, di quelli grandi, ungerlo ben bene e poi infilartelo su per il tuo culetto di maschio eterosessuale. Vorrei guardarti in faccia mentre ti svergino il culo. Vedrei la tua espressione passare da paura, rifiuto e
Due amiche, una vacanza e un viaggiatore solitario, che non sempre ha la fortuna di incontrare due come loro, ma sa come rimediare.
Forse poteva accadere solo lì. Forse poteva accadere solo con la complicità occulta del marito, guidato da un piano un po’ folle. Ma una volta accaduto è facile che non sia l’unica volta.
I “Ciao, indovina dove sono?” “Non so, dove sei?” “Sono vicina a te. Sono a Venezia. Sono nella mia stanza d’albergo. L’ho presa per il weekend.” “Ehmmmm…” “Vuoi sapere come sono?” “Come sei? Dimmi.” “Sono nuda. Ho indosso soltanto le scarpe col tacco. Sono alla finestra. Sto guardando il Canal Grande. Qualcuno potrebbe vedermi. Con
I la commessa del grande magazzino, giovane, carina, capelli a caschetto e piercing sul naso, alzava lo sguardo dopo aver battuto ogni mio acquisto. sorrideva e nei suoi occhi leggevo qualcosa del tipo: “si prospetta una bella serata stasera, eh?”. chissà cos’altro pensava di me, uomo distinto con circa trent’anni che aveva appena saccheggiato il
I a mia discolpa dico subito che appena vidi il ragazzo alla reception pensai che era veramente un figo. chiesi una camera. “è sola?” mi chiese. fu una normale domanda fatta nello svolgimento del suo lavoro. eppure rimasi qualche istante in silenzio, prima di rispondere. mi guardò e lo guardai. ci fissammo per alcuni interminabili
I – lei alla reception dell’hotel, quando diedi il nome che avevo concordato, mi diedero la chiave di una stanza. l’albergo era di lusso e affollato di gente che entrava e usciva. salii al piano e provai a bussare alla porta della stanza. non ebbi risposta. infilai allora la chiave magnetica nella fessura ed entrai.
I – lui alla cena della palestra dopo pochi bicchieri l’argomento principe di discussione diventa subito il sesso. tra di noi siamo sufficientemente estranei e nello stesso tempo sufficientemente in confidenza per parlarne liberamente. l’alcool aiuta a lasciare da parte le inibizioni e a parlarne a ruota libera. una delle istruttrici, che mi siede di