I due cavalieri
Il giardino segreto di una ragazza viene violato dalla presenza di due uomini. Quello che lei vedrà le rimarrà impresso nella mente.
Il giardino segreto di una ragazza viene violato dalla presenza di due uomini. Quello che lei vedrà le rimarrà impresso nella mente.
I ricordi di una città si mescolano a quelli di una insolita iniziazione al sesso.
Il racconto di una amica fa venire a galla delle voglie finora sopite. Provare una nuova esperienza può essere utile a capire cosa si vuole veramente.
I La mia presenza serviva per tranquillizzarli. Tutto era cominciato durante i miei burrascosi anni universitari. Una sera in cui era girato un po’ troppo alcool e un po’ troppo fumo mi ero ritrovata in stanza con Marco e Luca, due amici di una mia compagna di appartamento. Io ero sul letto e cominciai a
I Io ero quello con l’aspetto da bravo ragazzo di famiglia per bene ed effettivamente lo ero. Lui, Yuri, era quello con l’aspetto da latin-lover un po’ poeta maledetto un po’ cantante rock e anche per lui l’aspetto corrispondeva alla personalità. Eravamo molto diversi in tutto e, forse proprio per questo, molto amici. Dopo l’università
I – lui ad un certo punto andai a letto. la festa organizzata dalle mie due coinquiline era piacevole, anche se non conoscevo nessuno, ma ero stanco. l’atmosfera della serata era stata molto elettrizzante. c’erano belle ragazze e bei ragazzi e gli argomenti di conversazione scivolavano spesso sul piccante. l’impressione era che fosse una compagnia
I – lei “vuoi sapere la novità?” mi chiede il mio ex, poco dopo che mi sono seduta al tavolino del bar dove avevamo appuntamento. con lui ho uno strano rapporto. siamo rimasti amici e abbiamo continuato a incontrarci e a raccontarci le nostre rispettive vite. soprattutto dal punto di vista sessuale, che era l’unico,
I – lui avevo appena cominciato a prendere il ritmo. il mio cazzo, lucido per l’abbondante lubrificante usato, entrava e usciva quasi completamente da quel culo, vergine fino a poco prima, che ormai aveva cominciato ad apprezzarlo. la visione che avevo davanti agli occhi era quella di un bel corpo maschile, appoggiato sulle ginocchia e
I – lui il mio compagno di stanza al college si sorbì la mia ennesima lamentela riguardo alle ragazze. questa volta ce l’avevo con una delle cheer leader della squadra di football. ci ero uscito insieme, convinto che in quanto giocatore della squadra mi avrebbe concesso senza esitazioni il suo corpo. invece mi aveva mandato
I – lui marito e moglie, sui quarant’anni, gestivano un villaggio turistico sulla costa sarda. avevo letto che cercavano un maestro di tennis per la stagione estiva e mi presentai al colloquio. il club era abbastanza esclusivo e non nutrivo molte speranze di essere preso. conoscevo in zona altri possibili pretendenti e molti avevano più